Tamponi in farmacia, la scelta tra prenotazione o libero accesso

Condividiamo questo interessante articolo pubblicato su pharmacyscanner.it dove alcuni esperti del settore cercano di presentare i vantaggi e i rischi circa la scelta, da parte della farmacie, sull’erogazione dei tamponi in libero accesso o tramite prenotazioni.

Secondo la docente della SDA Bocconi Erika Mallarini l’obbligo di prenotazione evita alla farmacia di dover gestire un’operatività che può essere particolarmente impegnativa, anche perché fare coda genera sempre nei clienti stress, ancora di più nella brutta stagione, e potenzialmente capace di cannibalizzare l’attività core del canale: “i dati dicono che le farmacie che optano per l’accesso su prenotazione contengono i costi anche del 20-25%”.

Opinione simile è quella espressa da Angelo Labrozzi, titolare di due farmacie abruzzesi: “la farmacia non vive di soli tamponi e non possiamo perdere gli altri clienti“.

Damiano Marinelli, consulente di marketing e gestione della farmacia e ideatore del modello Farmacia delle persone, pensa invece che la scelta dipenda da fattori contingenti e specificità della singola farmacia: “i titolari devono fare scelte che siano funzionali, altrimenti ognuno copia dall’altro che a sua volta ha copiato da non si sa chi. Conta quello di cui dispone l’azienda: non ho personale per proporre un servizio continuato 7 giorni su 7, oppure ho personale per farlo solo in alcune fasce orarie, ognuno scelga la soluzione che più calza e faccia pagare il tampone quello che ritiene giusto”.

Di nuovo favorevole alla logica della prenotazione il consulente delle farmacie Giorgio Chiaberge: “Per motivi organizzativi e qualità del servizio mi sembra preferibile la programmazione”.

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