Durante la pandemia, il mercato degli integratori è cresciuto del 10% all’anno in media, con un aumento del numero di italiani che li acquistano per la salute. Tuttavia, la percentuale di clienti che li comprano in farmacia è diminuita, mentre è aumentata quella di coloro che preferiscono acquistarli online.
Secondo i dati di Iqvia Italia, l’online sta diventando sempre più attraente per i consumatori di integratori, per i motivi soliti che vengono citati in questi casi dai consumatori pro online: convenienza, facilità di acquisto e comodità.
Nel corso dell’ultimo anno, i consumatori italiani hanno principalmente acquistato sali minerali, multivitaminici e prodotti per la flora intestinale. Le farmacie rimangano il canale di vendita principale per gli integratori, ma la loro quota di mercato è diminuita, passando dal 63,5% al 59,2% in quattro anni. Allo stesso tempo, l’acquisto online è aumentato dal 15,3% al 26,7%.
Ma non si tratta di una guerra tra due tribù: molti acquirenti si muovono liberamente tra fisico e digitale in base alle loro preferenze e alle tipologie di prodotti necessari. Più del 60% dei consumatori che acquistano online si rivolge a un sito di farmacia o parafarmacia, mentre meno di un terzo acquista su Amazon.
Un punto di attenzione interessante è però quello del target: l’ecommerce di questo segmento di prodotti sembra aver attecchito particolarmente tra i consumatori maggiormente attratti da prezzi più convenienti e promozioni, ad esempio anziani o persone non ha reddito elevato.