Dal 2015 al 2021, fonte Mediobanca di settembre 2022, il fatturato totale della farmacia italiana è sceso del 4%, e del 12% per singolo esercizio. Come fare? Come gestire questo fenomeno? Una delle parole chiave, secondo PharmacyScanner, è “aggregare”. Le farmacie affiliate a una rete otterrebbero infatti lo sgravio di una parte delle incombenze, in particolare quelle burocratiche a basso valore aggiunto. Inoltre il network permetterebbe anche di proporre ai clienti la marca privata della sua rete, fattore che permette di lavorare meglio sulla fidelizzazione. La stessa fidelizzazione con le carte loyalty poi farebbe sì che il cliente visiti 2,1 volte al mese invece di 2 il punto vendita. E infine lavorare con un network permette di sviluppare meglio servizi di televisita, che possono ulteriormente far crescere l’attaccamento al punto fisico.
Allarghiamo ancora la visuale: il network ha importanti vantaggi anche nel mondo retail “orizzontale” in ottica e-commerce: il portale Esselunga ora è strutturato in modo tale che l’utente passi quasi inavvertitamente dal sito del supermercato a quello (fornito di bollino richiesto per legge) della singola parafarmacia della rete. Ad oggi 18 su 35 parafarmacie Esselunga sono già presenti su questo canale.
Un sistema complesso che però garantisce una logistica ottimizzata: il vertice dell’organizzazione smista l’acquirente alla parafarmacia più vicina, che poi recapita a breve distanza appoggiandosi al servizio di delivery “Esselunga a casa” del supermercato in cui è ospitata. Stesso servizio che consegna la spesa, meno strada percorsa e meno costi.
Sono due esempi, entrambi caratterizzati da reti con un “server” altro a capo, ma l’idea di base, che potremmo chiamare anche quella della collaborazione, appare senza dubbio interessante.