Tre articoli per ricordarci le sfide che oggi e domani saranno sempre più impattanti per il nostro settore.
Sono argomenti che non dovrebbe sorprenderci ma su cui è sempre meglio tenere i riflettori accesi.
In primo luogo il rapporto con la politica, perché proprio mentre il Governo discute di manovra finanziaria Farmaindustria fa presente il ruolo strategico del settore, e l’importanza non solo di una spesa adeguata ma anche degli investimenti in ricerca e sviluppo. LINK
Ed è proprio la riflessione del peso strategico del farmaceutico che ci permette di passare ad altre tematiche di importanza cruciale nei prossimi anni: l’intelligenza artificiale e la transizione ecologica. Sono tematiche pervasive che costringono tutti – volente o nolente – ad un confronto con essi.
L’intelligenza artificiale è una sfida a 360 gradi, per la crescita delle competenze dei professionisti e perché questa tecnologia è già a lavoro per svariati studi clinici basati su farmaci progettati a partire da grandi set di dati biologici. Anche per il farmaceutico dobbiamo allora chiederci come cambieranno metodologie, ruoli e competenze di tutte le figure presenti nella filiera. La paura dell’ignoto e dell’apocalittico in questo caso va accantonata, a favore di un lucido sforzo per cogliere le opportunità che questa rivoluzione può portare. LINK
Sulla transizione ecologica portiamo invece l’esempio del ruolo dell’economia circolare per lo sviluppo di un mercato più aperto a tutti I segmenti della popolazione: i nutraceutici ottenuti dagli scarti alimentari potrebbero portare ad un taglio dei costi tali da favorire l’accesso a questi prodotti, sempre più utili nel mantenere un buono stato di salute. LINK
Detta altrimenti: lo sviluppo tecnologico e la sostenibilità del sistema passano dalla capacità politica di tutti gli attori in causa.