Non solo farmaci, la nostra industria vive anche grazie alle numerose erboristerie presenti sul territorio. A tal proposito Nomisma ha realizzato la prima ricerca sulle erboristerie e su come i loro clienti premiano il settore.
Si tratta di una filiera importante, dove la fiducia e la consulenza valgono tanto quanto i prodotti a catalogo (peraltro quasi un intervistato su due ha dichiarato di ritenere l’erborista un professionista esperto di cui fidarsi), e dove, come spesso capita oggi, il costo e il canale online sono premiati dal consumatore.
Le motivazioni all’acquisto risiedono nel fatto che l’erboristeria è percepita come un negozio dove è possibile trovare prodotti di qualità e naturali a buon prezzo.
E si tratta anche di un settore con volumi di tutto rispetto: nel 2022 il 66% della popolazione tra i 18 e i 65 anni ha comprato almeno una volta in erboristeria, con punte 3 volte al mese in un terzo dei casi.
Tè e tisane, integratori alimentari e cosmetici per pelle o capelli sono tra i prodotti che hanno più successo.
Molti degli intervistati hanno poi espresso il desiderio di poter acquistare dal negozio ma online: un bisogno che apre aree di crescita per il retail ma espone anche al rischio di subire la concorrenza dei grandi player.
Interessante anche il tema delle sinergie: molti clienti abituali vorrebbero infatti trovare nei negozi anche servizi collegati, ad esempio la consulenza di un naturopata e la presenza di prodotti agricoli a km zero.
La parola chiave è, per tirare le somme, consapevolezza, dato che molti dichiarano un verace interesse su temi quali fitoterapia, cosmesi naturale e piante officinali.
Fonte: tecnomedicina.it