E-commerce, rischi e opportunità

“Dal fisico al digitale e poi dieci anni dopo di nuovo al fisico, perché su internet la concorrenza comincia a essere troppa e gli utili veri tardano ad arrivare”. E’ la parabola di Pharmasimpl, una stratup belga che, nonostante un giro d’affari di 45 milioni di euro, non ha riscontrato il risultato economico netto desiderato, anzi il 2021 si è chiuso con un risultato netto negativo di 9,1 milioni: “prima un euro investito in comunicazione su Google ne portava 10” spiega il co-fondatore e ceo della società, “oggi ne porta a malapena tre, che non bastano a garantire la redditività”. Di qui la decisione di mettere in piedi una catena di 200 farmacie. L’online non chiuderà, ma il baricentro tornerà sul canale fisico.

Gli spunti di riflessione per una case histroy di questo tipo sono molteplici. Secondo noi, come Colibrì Group, una delle lezioni da trarre è che il digitale è ovviamente strategico ma va pensato, ingenierizzato e governato con cura; per questo stiamo sviluppando una piattaforma nostra, per poter accedere al canale e-commerce in modo da poter scalare e implementare quando serve: il potenziale di mercato delle piattaforme, la concorrenza nei marketplace e i costi di intermediazione ci portano a perseguire la strategia che abbiamo descritto. Siamo una startup, siamo giovani e snelli ma crediamo nello sviluppo sia della rete fisica che di quella digitale, e per questa seconda ci vogliamo muovere facendo i giusti passi, senza lasciarci conquistare da sirene che potrebbero poi non portarci i benefici sperati.

Nel business non esiste una sola formula per avere successo, ma ogni organizzazione deve conoscere bene se stessa e il suo mercato per operare con efficienza e sostenibilità. Nello specifico ci piace pensare che il nostro approccio si possa definire phygital, un approccio studiato soprattutto per portare visibilità e store traffic alle nostre farmacie ed erboristerie partner.

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