CBD, il TAR conferma la richiesta di sospensione

Novità sulla questione circa la legalità o meno del CBD: la magistratura competente ha confermato la richiesta di sospensione del decreto del Ministero della Salute del 7 agosto 2023, esprimendosi in merito all’istanza cautelare relativa all’Aggiornamento delle tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope.

Il TAR ha affermato che non esistono “accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica” da cannabidiolo (CBD) e che “non appaiano configurarsi, allo stato di fatto, imminenti rischi per la tutela della salute pubblica”, fissando l’udienza pubblica per la trattazione del merito del ricorso il 16 gennaio 2024.Il TAR del Lazio ha confermato la sospensione del Decreto adottato dal Ministero della Salute il 5 agosto 2023 – presentata da Imprenditori Canapa Italia – che inseriva il cannabidiolo (CBD) tra i medicinali che contengono sostanze stupefacenti e rinviando la decisione all’udienza di merito del 16 gennaio 2024.

https://www.imprenditoricanapaitalia.it/news/il-tar-del-lazio-conferma-la-sospensione-del-decreto-del-ministero-della-salute/

Secondo l’Associazione Luca Coscioni il TAR avrebbe confermato i problemi di ‘istruttoria’ già da loro segnalati circa gli argomenti scientifici portati a giustificazione della decisione e circa eventuali rischi per la tutela della salute pubblica.Il TAR ha anche ricordato il parere dell’AIFA del 19 marzo 2021 che basato su una raccomandazione dell’OMS circa l’esclusione delle preparazioni di CBD puro tra le sostanze che determinano dipendenza.

https://www.associazionelucacoscioni.it/notizie/comunicati/cbd-no-stupefacente

Si tratta quindi di una tematica legata a questioni economiche ma anche di diritto.

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